domenica 18 dicembre 2011

La prece del penitente

Spalanco gli occhi a questo nuovo giorno

lo ricevo con profondo distacco.

Ai miei bui trascorsi faccio ritorno,

mi flagello con l'ennesimo smacco.


Confuso, debol, sentomi svuotato

e riperdo quello che è bene fare.

Quando mi trovo talmente provato,

non più sorpreso, comincio a pregare.


O Divino, Eccelso Padre Creatore,

proteggimi dalle debolezze mie.

Con bontà redimi sto peccatore.

Ti prego, mio Dio, segnalami le vie.


Vorrei diventare migliore, umile

per meritar Tuo Tenero perdono.

Son conscio che è molto difficile,

il maligno incalza, pronto non sono.


Signore lenisci questo dolore,

non mi abbandonar al nero satana.

Donami la pace con il Tuo Amore.

La salvezza sarà meno lontana.

(Mario Piccirillo)

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